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Un laboratorio di ricerca e narrazione scientifica, formazione e didattica online ◊ corsi formativi e didattici in forma ipermediale elearning __________________________________________________________ |
Il progetto
un sistema di studio reticolare per favorire e rigorizzare gli studi demo-etno-antropologici basato sulle ricerche e sugli archivi dell'antropologo Alberto Mario Cirese
In circa settanta anni di attività ho elaborato studi e programmi informatici, ho condotto corsi universitari e formato numerosi studiosi. Per rendere più facilmente accessibili i miei lavori li ho anche pubblicati online, oltre che su carta, convinto che l’unico onore cui uno studioso serio debba tenere sia quello di sapere che la sua opera è divenuta oggetto di studio critico, da parte di altri studiosi, e di apprendimento, da parte del maggior numero di allievi.
L’obiettivo che volevo raggiungere, con il vecchio sito che ha accompagnato il mio lavoro per tanti anni, è stato fino ad ora piuttosto semplice: mettere in rete il mio archivio personale nella maniera più agile per gli utenti, per ridurre al minimo la sua manutenzione e il suo aggiornamento, e per favorire piuttosto il suo progressivo arricchimento con i nuovi documenti che producevo o rivedevo per la pubblicazione online.
Tuttavia, mentre continuavo a raccogliere, revisionare e digitalizzare documenti di una vita, avvalendomi dell’aiuto di studenti e collaboratori, e mentre Eugenio Testa aggiornava la mia bibliografia registrando oltre cinquecento titoli diversi (con le ristampe si superano i settecento), ho deciso di avviare un lavoro parallelo, con l’aiuto di Alessandro Pamini e del suo “Istituto MetaCultura” (Valeria Vitale, Luca di Bello e altri giovani studiosi hanno collaborato a questa impresa) destinato a ri-organizzare «reticolarmente» tutti i miei studi, soprattutto quelli di carattere metodologico, e dare ad essi una forma «ipertestuale». In questo modo, attraverso una nuova e più adeguata «edizione digitale» dei miei scritti, spero di poter offrire ai lettori un’esperienza di studio non altrimenti ottenibile, consentendo essa di trattare la materia demo-etno-antropologica da più prospettive complementari tra loro.
Anche il nuovo sito è frutto di una lunga collaborazione con gli studiosi dell’Istituto MetaCultura, a cui devo soprattutto lo stimolo a rileggere la mia opera come un unico «iper-testo» - un testo composito le cui tessere rimandano l’una all’altra attraverso una pluralità di correlazioni - e un «meta-testo» che prende in esame una molteplicità di testi esterni ad esso, assumendoli ora come «strumenti di studio», ora come «oggetti di studio».
Prima di avviare questo lavoro la mia preoccupazione principale era quella di recuperare e raccogliere disiecta membra, ossia testi sparpagliati e da tempo introvabili. Ora, questa nuova impresa mi stimola a raggiungere nuovi obiettivi: valorizzare le «interconnessioni», interne ed esterne ai miei studi: quelle «correlazioni» che mentre scrivevo, ben consapevole dei limiti di una edizione cartacea per forza di cose «lineare», ho sempre cercato di rendere esplicite o almeno facilmente esplicitabili.
Sin dalla prima edizione del mio manuale “Cultura Egemonica e Culture Subalterne” ho tentato di rendere conto, inadeguatamente, delle connessioni tra le diverse prospettive con cui invitavo a guardare ai medesimi studi demo-etno-antropologici, mostrando ad esempio come l’opera di un grande studioso non fosse riducibile e interpretabile secondo una sola prospettiva teorica, e come una medesima prospettiva teorica fosse condivisa tra più studiosi e applicata, con diversi esiti, a diversi oggetti di studio.
Avventurandomi in questa nuova impresa ho cercato di dare una risposta efficace tanto all’esigenza di raccogliere e rendere disponibili i miei studi nella loro integralità e organizzazione cronologica o tematica, quanto all’esigenza di accedervi in modo «reticolare», per valorizzare le «correlazioni» e rendere esplicite quelle informazioni costituite dalla natura «logica» dei collegamenti stessi.
Il nuovo sito e l’«edizione ipermediale» vanno dunque considerati come una strumentazione più adatta a rappresentare quelle «correlazioni logiche» - «meta- e iper- testuali» - che implicitamente creavo tra i miei testi e quelli che prendevo in esame, rinviando, ove possibile, da ogni paragrafo o capitolo ad altri paragrafi e capitoli, e da un testo all’altro, senza mai trascurare i «debiti metodologici», «inter-disciplinari» che stabilivo con i lavori dei miei maestri, non solo antropologi.
Immaginando il nuovo sito completato, mi sembra di vedere aprirsi un nuovo orizzonte conoscitivo e didattico, per questi studi, oltre che per i miei lavori; un nuovo modo di renderli disponibili a studenti e ad altri studiosi (penso soprattutto a un nuovo tipo di «manuale di studio» che sviluppi le idee che avevo già adottato nell’organizzare “Cultura Egemonica e Culture Subalterne” in sezioni indipendenti ma internamente correlate tra loro) che credo potrà agevolare l’apprendimento e la ricerca, rendere un po’ più riconoscibili e intelligibili le teorie sottese agli studi, e soprattutto consentire quello «studio metodologico» che ritengo sempre necessario e preliminare in una ricerca che non trascuri «come», cioè con quali presupposti teorici, venga preso in esame l’oggetto di studio.
Commenti, richieste e giudizi, che gradisco e sollecito, possono essere inviate a me oppure all’Istituto MetaCultura agli indirizzi forniti nei Contatti. Molto c’è ancora da fare, ogni aiuto sarà apprezzato.Alberto Mario Cirese
Roma, Settembre 2010
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Un laboratorio per tornare a trattare le scienze sociali come scienze e non come un salotto in cui esprimere opinioni sul mondo. Uno strumento per distinguere e non confondere gli oggetti di studio con gli strumenti di studio. Un laboratorio per riflettere sugli strumenti metodologici con cui si indagano e si interpretano i fenomeni sociali di pertinenza antropologica.
I Sistemi Reticolari E-Learning
si svilupperanno sui lavori del professor Cirese, correlandoli a quelli degli studiosi da lui presi in esame e a documenti etnografici rappresentativi delle usanze assunte ad oggetto di studio diretto o indiretto.