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◊ un Seminario introduttivo e Lezioni podcast online per sfruttare meglio il Sistema E-Learning __________________________________________________________ |
Il progetto
Un laboratorio di narrazione e scrittura poliespressiva sotto la guida virtuale di Walt Disney
Il Sistema di Studio riguarda una Silly Symphony - The Grasshopper and the Ants (La cicala e le formiche) - dedicata da Walt Disney all’omonima favola immortale, resa famosa anzitutto dalle versioni letterarie di Esopo e di La Fontaine.
In quanto «Sistema» di studio esso contiene e collega tra loro sia una pluralità di «oggetti da studiare» quanto una pluralità di «strumenti per studiarli». Attraverso le lezioni potrete infatti scoprire più prospettive con cui osservare un medesimo oggetto (dal punto di vista della sua logica narrativa o della composizione letteraria, visiva o musicale) e più oggetti da osservare con la medesima prospettiva (molteplici riscritture e varianti, esplicite implicite, della medesima favola).
Questo piccolo capolavoro dell'animazione musicale è un oggetto ideale per identificare e definire quei principi di «narrazione poli-espressiva», insiti in esso, che Walt Disney ha saputo padroneggiare come pochi altri grandi artisti.
Il sistema da un lato consente di esplorare le correlazioni tra le diverse Silly Symphonies disneyane, in base a principi di narrazione condivisi tra di esse; da un altro lato consente di studiare le soluzioni compositive musicali e pittoriche che Disney ha elaborato, insieme ai suoi collaboratori, per rappresentare, scena per scena, questa particolare Silly Symphony. Inoltre consente di studiare le relazioni tra il racconto elaborato da Disney e quelli elaborati da Esopo e La Fontaine, a cui si ispira esplicitamente sin dal titolo.
Per esplorare queste ultime correlazioni rimandiamo ad un altro Sistema dedicato alle raccolte di favole orali di Esopo, Fedro, La Fontaine, Grimm, in cui potrete studiare come essi creino varianti delle stesse storie e come le correlino in «serie» che ci consentono di seguire le avventure di un medesimo personaggio alle prese con differenti antagonisti.
Infine il Sistema consente di esplorare correlazioni anche tra il racconto disneyano e quei racconti varianti - nati in epoche diverse, in luoghi diversi e realizzati con diverse forme espressive - che possono essere considerati sorprendenti esiti e imprevedibili sviluppi dello stesso modello narrativo che Walt Disney ha contribuito a far emergere elaborando e attuando possibilità inesplorate dai suoi due maestri Esopo e La Fontaine.
Il nostro Sistema mostra come il modello narrativo con cui Esopo ha sviluppato la prima versione conosciuta di questo racconto abbia consentito una imprevedibile quantità di «variazioni sul tema» - anche prima del cartone musicale di Walt Disney - ispirando, come accade sempre nell'arte, tante opere di autori desiderosi di cimentarsi sul medesimo tema, e con ciò stabilendo una indiretta correlazione tra le loro opere.
Mentre studierete le straordinarie soluzioni narrative e compositive disneyane potrete anche scoprire come lo stesso film di Disney sia stato anticipato e seguito da una quantità di altri film di animazione; e come ogni immagine elaborata dalla bottega Disney si possa confrontare con quelle dei tantissimi pittori e illustratori che hanno accompagnato nei secoli le edizioni delle fiabe di Esopo e di La Fontaine.
Anche la musica che accompagna questo cartone animato non è la sola ad essere dedicata a questa fiaba. Compositori come Massenet e Offenbach hanno scritto una loro versione in forma di balletto e di musica da camera.
L'iconografia che si accompagna a questa favola non riguarda solo quegli illustratori che hanno voluto inserirsi tra le pieghe delle favole per interagire con il testo letterario, o partecipare a operazioni di riscrittura a quattro mani con nuovi scrittori; riguarda anche i pittori che hanno voluto sintetizzare in una sola immagine la loro interpretazione del racconto.
Oltre a rendere intellegibili i diversi sviluppi narrativi che si accompagnano alla proliferazione di esplicite riscritture del racconto, il Sistema consente anche di esplorare quelle invarianze di meccanismi narrativi e compositivi che si accompagnano invece alla molteplicità di racconti che sembrano non avere affinità con il nostro racconto, solo perché non le dichiarano esplicitamente nel titolo.
Il Sistema consente infatti di scoprire le relazioni che i personaggi - per i loro caratteri e per i sentimenti profondi da loro espressi o mantenuti inespressi - condividono con altri personaggi - nondimeno caratterizzati - rappresentativi dei vizi e delle virtù dell'animo umano; come quelli ad esempio, che al pari delle favole per la letteratura, sono serviti da materiale narrativo ed espressivo per il teatro di prosa e musicale, nonché per il cinema, attraverso quella miniera d'oro che è la «commedia dell'arte». Dalle sue «maschere» nascono infatti tutti i personaggi - più articolati - che la «commedia» sofisticata in ogni forma e ad ogni latitudine continua a sviluppare prendendo a prestito e manipolando la stessa materia.
La nostra Cicala e le nostre formiche hanno infatti parenti non solo tra i personaggi buffi della commedia dell’arte, ma anche tra quelli che ne costituiscono trasformazioni e arricchimenti, e magari senza portarne i grotteschi costumi.
Un altro aspetto che svilupperemo, attraverso il Sistema di studio complementare dedicato alle favole di Esopo, Fedro, La Fontaine e Grimm, è quello della sua potenziale «serialità», rappresentata della famiglia di racconti di cui La Cicala e le formiche fa parte fin dalle versioni che Esopo e La Fontaine hanno contribuito a realizzare, creando, intorno ai protagonisti del nostro racconto, un mondo e una quantità di relazioni con altri personaggi loro simili o antitetici, che tornano a vivere brevi avventure con loro, di storia in storia, portandosi dietro il loro carattere e mostrandocene nuovi aspetti insieme a quelli che già conosciamo. In questa prospettiva inizieremo con l’esplorare le relazioni tra quelle favole di Esopo, Fedro e La Fontaine che mantengono almeno uno dei personaggi protagonisti del nostro racconto e fanno variare l'altro. Come scoprirete, il personaggio ricorrente (una formica, una cicala, una mosca …), in quanto appartenente a una classe animale, anche se è morto in una favola rivive in un’altra attraverso un altro esemplare della medesima classe, che si chiama come il primo e ne conserva il carattere, magari svelandocene nuovi aspetti.
Non deve essere un caso se tanto il cinema quanto le serie televisive da un po’ di tempo stanno - di nuovo - mettendo in cantiere progetti volti alla rivisitazione delle raccolte di fiabe classiche; quelle da cui nasce non solo tutta la nostra letteratura più alta, ma anche, indirettamente, tutta la narrazione in ogni forma espressiva che ad essa si ispira (il regista Steven Spielberg, ad esempio, racconta fiabe sia quando esplicitamente ci racconta nuove storie di Peter Pan, in Hook, sia quando implicitamente racconta di Pinocchio in A.I. Intelligenza Artificiale). Il rinnovato interesse per le fiabe, anche se ora paradossalmente si manifesta più attraverso i film, le serie televisive, i cartoni animati, che non attraverso la letteratura - rivela l'implicito bisogno di tornare alle radici della narrazione, proprio nel momento in cui le arti narrative sono in crisi, perché, pur moltiplicandosi i racconti in ogni forma espressiva e attraverso tutti i media, pochi ormai sono gli autori in grado di fare arte e di costruire quindi racconti universali in grado di superare confini di spazio di tempo e di rimanere indimenticati accanto ad altri classici immortali.
La stessa Pixar, che certamente conoscerete per i lungometraggi animati digitali che hanno ottenuto i maggiori successi nel cinema di animazione durante gli ultimi venti anni, si ispira proprio al lavoro di Walt Disney, e come quest’ultimo si è fatta notare dapprima realizzando cortometraggi di animazione tridimensionale che l'hanno resa tanto famosa e competitiva da convincere la stessa “Disney dopo Disney” a investire sulla piccola società di animazione, capace di realizzare i progetti narrativi più vicini al modo di pensare e di raccontare di Walt Disney. Non ci soffermiamo qui sul disastroso effetto che ha avuto l'acquisizione della Pixar da parte della nuova Disney, abbassando il livello qualitativo della prima piuttosto che innalzare quello della seconda; ci interessa invece sottolineare che la Pixar è riuscita ad affermarsi sul mercato con un pugno di cortometraggi animati 3D finanziati dalla Apple di Steve Jobs (cortometraggi come Tin Toy vincitori di numerosi premi oscar per il miglior cortometraggio di animazione), e quindi con una serie di lungometraggi di animazione dedicati alla saga di Toy Story, che esplicitamente richiama e assume a modello le «toy stories» presenti nelle Silly Symphonies disneyane (The Clock Store, Santa's Workshop, Broken Toys, The Cookie Carnival ...).
Questo Sistema di studio è rivolto a quegli insegnanti e a quei genitori e parenti che vogliono tornare a raccontare favole ai loro ragazzi - allievi, figli, nipoti - e magari approfittare di questa occasione per ragionare con i loro piccoli interlocutori intorno alle questioni universali che le favole suscitano, e agli interrogativi che ogni prodotto artistico, a partire dalle favole ben raccontate, pone ai suoi fruitori non lasciandoli più al sicuro con i loro luoghi comuni e automatismi.
Il Sistema aiuta chi vuole praticare l’antica arte del «cantastorie», anzitutto inanellando e poi in qualche misura rielaborando, con la memoria, quei racconti ascoltati nell’infanzia e mai dimenticati anche grazie alle tante riscritture che li hanno mantenuti vivi.
Insieme al Sistema di studio dedicato alle storie brevi con cui Roberto Rossellini riscrive i classici della sua infanzia, i Sistemi dedicati alle Silly Symphonies di Walt Disney vogliono contribuire a far rinascere il piacere di rileggere e di riraccontare le favole che hanno contribuito a formare la nostra personalità negli anni decisivi in cui ogni ogni storia vissuta o narrata era fonte di stimoli per rielaborarla con l’immaginazione.
E siccome la nostra stessa passione per questo lavoro è dovuta principalmente alla scoperta, nell'infanzia, di quei racconti archetipici che non ci hanno più abbandonato e che continuano ancora a stimolarci, vogliamo condividere un po’ della nostra passione con coloro che potranno, con l’esempio, trasmetterla a nuove generazioni di potenziali narratori di fiabe.
Il piacere di inseguire i legami tra le storie non appartiene solo al cantastorie ma anche al piccolo fruitore che impara a viaggiare con la memoria elaborativa tra i possibili sviluppi degli intrecci narrativi a cui è introdotto, e che tesse tra loro creando un unico grande labirinto di storie interconnesse. E’ il medesimo piacere che prova il cantastorie, di professione o per diletto, a concatenare tra loro molteplici racconti per soddisfare il suo giovane pubblico, mai sazio di novità purché assomiglino - ma non troppo - alle storie che ha già ascoltato e che gli sono piaciute maggiormente.
Viaggiare tra le Silly Symphonies di Walt Disney, saltando dall’una all’altra per scoprire i numerosi meccanismi che condividono, è un gioco di intelligenza che rimette in moto le capacità elaborative dell’adulto e stimola quelle del bambino, riuniti dal piacere di scoprire insieme come una storia «tiri l’altra» e come alcuni modelli le generino tutte.
L’abilità dei nostri autori, cantastorie dei moduli didattici che incontrerete nel Sistema, è quella di farci assaporare insieme sia il piacere di seguire una storia e le tante varianti ad essa collegate, sia il piacere di cominciare a padroneggiarne i complessi meccanismi di gioco, e di avvicinarci così al modo di ragionare di chi ha saputo crearle e trasformarle.
L'ambiente didattico che abbiamo sviluppato e che vogliamo sottoporvi, per introdurvi a questi raffinati piaceri, è pensato per utenti molto giovani che speriamo siano accompagnati da genitori o insegnanti che amino le favole quanto noi, e che approfittino dell'occasione per sviluppare tutti gli spunti che con questo piccolo contributo vogliamo dare loro e indirettamente ai loro discenti. Dunque un ambiente di studio e di gioco per supportare l’attività di educatori che con esso, e con quanto potranno apprendere nell’ambiente formativo condiviso tra le Silly Symphonies scelte (che stiamo implementando per renderlo disponibile quanto prima), potranno rivolgersi direttamente ai loro piccoli interlocutori e raccogliere con loro gli stimoli che il modulo offre per svolgere molteplici attività didattiche.
Il primo percorso didattico è dedicato specificamente allo studio di quella componente «musicale» della Silly Symphony che rende il racconto di Walt Disney un «racconto musicale animato», o meglio un «racconto poli-espressivo» in quanto si sviluppa attraverso la compresenza di dialoghi, azioni sulla scena da parte di personaggi artificiali, e di musica (sia prodotta da uno dei due personaggi protagonisti del racconto - la Cicala violinista -, sia da quell'orchestra che, insieme ai disegnatori e agli scrittori della Walt Disney, ha dato vita al progetto dei cartoni animati musicali).
Il secondo percorso didattico riguarda il rapporto tra la narrazione e il piano dell'espressione visiva, cioè la composizione di immagini animate nel racconto di Walt Disney. In questo percorso didattico potrete entrare nel merito di come Disney gioca con i rapporti grande/piccolo, come rifunzionalizza le medesime immagini, come crea suspense e sorprese affidando alle immagini una funzione complementare a quella affidata alla musica, per farci scoprire, poco a poco, i pensieri e i sentimenti traditi dalle azioni dei personaggi stessi in scena e nelle loro interazioni.
Il Sistema è strettamente collegato a quello dedicato all'opera di Esopo, Fedro, La Fontaine, Grimm, sviluppando la logica narrativa condivisa tra questo racconto con le versioni di Esopo e La Fontaine.
Nel Sistema è anche presente l’«ambiente formativo», in cui gli educatori - e in seguito i loro discenti - potranno studiare da diverse prospettive la struttura logica dei racconti che compongono le Silly Symphonies. Data la brevità di ognuno dei racconti della serie delle Silly Symphonies, creeremo un unico Sistema di studio dei principi di narrazione condivisi tra di esse, per esplorare così le correlazioni tra gli intrecci, i caratteri dei personaggi e i sentimenti, di cui questi ultimi sono portatori,
Questo Sistema fa parte di un gruppo di sistemi dedicati alle Silly Symphonies, cioè ai racconti animati musicali che rielaborano favole di tradizione letteraria o orale di cui Walt Disney, come tutti i grandi artisti, si è nutrito per arrivare a regalarci i suoi capolavori: nuove favole che ci invitano a tornare a rileggere proprio quelle di Esopo e di La Fontaine che abbiamo letto o avremmo dovuto leggere nella nostra infanzia.
Il mondo delle Silly Symphonies costituisce un insieme di racconti brevi, una raccolta pari per complessità proprio a quelle di Esopo e di La Fontaine. Questo ci permette da un lato di capire come funzionino le favole, e da un altro come funzionino i racconti poli espressivi, costruiti per riraccontare in modo nuovo le favole dei nostri nonni e per reinventarle in forme che oggi ci appaiono più facilmente fruibili e più appassionanti. Le Silly Symphonies ridestano l'attenzione delle nuove generazioni che non abbiano ricevuto stimoli adeguati per andare a rileggere proprio le favole da cui le Symphonies sono tratte. Attraverso il Sistema di studio riemerge quella continuità che collega li presente al passato e che valorizza i lavori dei grandi scrittori di favole, dei grandi illustratori, dei grandi animatori che non hanno perso la voglia di regalare alle nuove generazioni il piacere del racconto che diverte e insegna, che fa sognare e ragionare, che fa riflettere sui sentimenti, sulle loro definizioni e variazioni, che ci stimola a educare i sentimenti stessi con la ragione.
Il gruppo di sistemi dedicato alle Silly Symphonies fa parte di un gruppo di sistemi più ampio che trova un posto specifico nel laboratorio dedicato alla narrazione per l'infanzia dal titolo NeverNeverLand. In questo laboratorio potrete avere come insegnanti virtuali tutti i grandi narratori di quei racconti per l'infanzia che per la loro ricchezza e complessità artistica costituiscono un oggetto ideale per insegnare l'arte di raccontare storie immortali; quei racconti che fanno crescere i nostri figli e nipoti, che li accompagneranno e li aiuteranno nella crescita offrendo loro i materiali narrativi ed espressivi adatti con cui imparare ad amare e a comporre «belle storie ben raccontate».