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LABORATORIO SHAKESPEARE

La Tempesta - Esercizi compositivi

Se esistesse anche l'isola / Se non esistessero i naufraghi, Miranda, Calibano e Ariel

Prospero è un naufrago sbarcato su un’isola deserta. Non ha alcuna speranza di andare via. L’uomo è riuscito a salvare dal naufragio alcune cose utili per sopravvivere ma anche delle cose inutili come, forse, delle suppellettili femminili che, attanagliato dalla solitudine, attribuisce a una figlia immaginaria. Ma, soprattutto, l’uomo è riuscito a salvare la cosa più preziosa: dei libri che gli tengano compagnia, magari dei libri di Shakespeare. Prendendo
spunto da questi, si è costruito un passato romanzesco e dei nemici da odiare per sentirsi vivo. All’avvicinarsi della morte, nel suo delirio solitario, sogna addirittura di riconciliarsi con essi e di tornare indietro, non più al suo vero passato ma al passato che in questi lunghi anni ha immaginato. Sempre grazie alla suggestione delle storie shakespeariane che ha letto, Prospero vede l’Isola popolata di meravigliose e misteriose creature, come lo spirito etereo Ariel o lo spaventoso mostro ribelle Caliban.