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LABORATORIO SHAKESPEARE

La Tempesta - Esercizi compositivi

Se esistesse anche Calibano / Se non esistessero i naufraghi e Miranda

Prospero naufraga su di un’isola misteriosa, già regno, nel passato, di una potente e
crudele strega, Sicorax. L’isola sembra vivere di vita propria e, per quanto Prospero pensi di essere in grado di governarla, è più probabile che sia lei a governare e usare Prospero. L’Isola incantata, infatti, ha bisogno di un mago per attuare le proprie potenzialità. Prospero è potente, potrebbe andare via in qualunque momento chiamando a sè una nave, ma l’Isola lo trattiene. Essa gli regala ciò che più di ogni altra cosa il vecchio mago desidera: qualcuno da amare. Non può essere il piccolo cucciolo della strega Sicorax, troppo difforme da Prospero, ma qualcosa che un uomo di mezza età può adorare fino a perdere la ragione: una figlia, Miranda. Egli la governa come gli altri spiriti e, di conseguenza, non può insegnarle la magia. Prospero stesso tende a dimenticare
che Miranda non è umana ma è una misteriosa figlia dell’Isola. Cosa avrà in comune con le altre donne? Di conseguenza Prospero ama Miranda ma dialoga con Ariel perché Ariel è l’unico suo interlocutore (eccetto il deforme Caliban) ad esistere prima di lui ed indipendentemente da lui. È giunto però il momento che qualcosa cambi. Miranda non sa di non essere umana, e soffre vivendo lontana da quelli che crede i propri simili. Prospero, invece, che sta per morire, vorrebbe vendicarsi dei suoi nemici. L'isola incantata regala quindi a Prospero e alla figlia una storia che ridà a entrambi una speranza: i nemici di Prospero giungono anch'essi come naufraghi sull'isola, e Prospero ha
così l'occasione di una vendetta e di una redenzione, ma il figlio del suo nemico si innamora proprio della sua bellissima figlia che sembra umana ma non lo è. Prospero teme una nuova più grande delusone. E' indispensabile che il giovane non si avvicini troppo a Miranda prima delle nozze. Ma non sa che anche i naufraghi sono un'illusione.