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LABORATORIO SHAKESPEARE

La Tempesta - Sentiero esplorativo 4: Tempeste

Molti studiosi hanno suggerito per questo testo titoli più pertinenti alla sua trama. La scelta di “La Tempesta” rappresenta, invece, a nostro parere un’esplicita chiave
interpretativa che l’autore stesso intende suggerire. Le tempeste di cui scrive Shakespeare, in questo senso, sono da considerarsi sia reali che simboliche: reali per le
conseguenze fisiche che esse apportano a cose e persone; simboliche per lo sconvolgimento interiore che esse rappresentano. Le tempeste - sembra ricordare
questa storia - sono eventi eccezionali che stravolgono le vite dei personaggi, che li costringono a mettersi in discussione, o meglio, come dice lo stesso Gonzalo nel
testo: “a perdersi per poi ritrovarsi”. Nessuna tempesta passa senza lasciare dei segni, e nessun personaggio può essere considerato lo stesso di prima che la furia degli elementi, o del destino, si abbattesse su di lui. La tempesta e il naufragio costringono il personaggio, e lo spettatore, a confrontarsi con le proprie capacità, a scoprire se è in grado o meno di sopravvivere e di affrontare le difficoltà a cui sta per andare incontro. La tempesta è sciagura e, allo stesso tempo, preziosa opportunità di crescita: un accidentato e doloroso percorso all’interno di se stessi.